Cosa fare quando il traffico del sito web scende

Traffico sito web

Il peggior incubo dei webmaster si realizza quando il traffico del sito scende pericolosamente e non ne capiamo il motivo. C’è sempre una ragione, però, quando questo accade e resta “solo” da scoprire quale sia. Qualcosa è certamente cambiato: può essere qualcosa sul sito stesso oppure qualcosa negli algoritmi dei motori di ricerca. Scoprire cosa sia successo è il primo passo, per poi agire di conseguenza.

Jill Kocher di Practicalecommerce.com ci indica in questo articolo una serie di suggerimenti per scoprire quale sia la causa del crollo del traffico e cominciare quindi a ricostruire un adeguato traffico da ricerca organica.

Problemi tecnici

La prima cosa da fare è quella di utilizzare direttamente Webmaster Tools, da questi strumenti, con pochi veloci “check up” si può scoprire qual è la causa del calo delle performance. Il webmaster tools di Google ad esempio allerta sempre su quelle che sono le più gravi trasgressioni o i cambiamenti sul sito, riportando anche nei report ogni eventuale penalizzazione che si è ricevuta. Se avete ricevuto una penalizzazione manuale, smettete di cercare e risolvete il problema nel modo indicato nel report. Se non siete registrati, fatelo subito e verificate il sito anche prima di avere un problema, perché è bene comunque che un problema sia individuato il prima possibile per risolverlo nel migliore dei modi.

Controllate anche che non ci siano stati dei grossi aumenti di errori del tipo “404” di pagine irraggiungibili, perché potrebbero essere fonte del problema. I report sulle “URL bloccate” vi indicano quante pagine siano state bloccate da robots.txt. Un cambiamento sbagliato su robots.txt può causare blocchi all’intero sito o a diverse pagine, quindi siate molto attenti nel gestirlo.

Individuate anche il livello di indicizzazione. Un calo improvviso indica che il problema può essere anche di contenuti, oltre agli errori 404, possono essere un grande cambiamento nella quantità o nel valore dei contenuti, che quindi sono stati deindicizzati. Questo può avvenire anche in seguito a una riprogettazione del sito o un grande cambiamento tecnico che può causare questi problemi. Fate attenzione quindi, non rimuovete i contenuti e se possibile non cambiate le URL di pagine ben indicizzate, perché questi cambiamenti possono causare crolli.

Problemi di contenuto

Lo stesso tipo di analisi può essere fatto anche utilizzando Google Analytics. Se tutti gli indicatori del webmaster tools sembrano regolari escludendo problemi tecnici, controllate invece i contenuti, le query di ricerca da Analytics e le parole chiave. Se la ricerca organica per le parole che contengono il vostro brand è diminuita, è il segnale di un problema algoritmico più grande. È possibile che il calo da questo tipo di keyword derivi dal loro essere pesantemente stagionali, o dalla fine di campagne di marketing, ma più tipicamente il problema riguarda il modo in cui i motori di ricerca “percepiscono” il sito.

Controllare i cambiamenti nella ricerca organica tra prima e dopo il calo: è diminuita uniformemente in tutto il sito? Oppure è diminuita fortemente solo per alcune pagine, oppure alcune ricerche sono diminuite? Sono stati aggiornati i contenuti o le relazioni tra le pagine generando cambiamenti importanti? Una volta individuato cosa avete cambiato, risolvete il problema sulle keyword per cui le performance sono diminuite e sulle pagine in cui sono diminuite.

Problemi di algoritmo

Se nemmeno qui nulla è cambiato e dunque siete certi che sia tutto apposto sia sul lato tecnico che su quello dei contenuti, allora il problema deriverà dagli algoritmi dei motori di ricerca.

Spesso, infatti, Google rilascia dei nuovi algoritmi o degli aggiornamenti degli stessi. Verificate dalle ultime notizie da siti specializzati che parlano di questi aggiornamenti. Potete installare il “Panguin Tool” (immagine in alto), utilizzabile solo con Google Analytics, che può aiutarvi a capire come gli aggiornamenti dell’algoritmo stiano influenzando il traffico web e di conseguenza aggiornare i vostri contenuti su quelle basi.

Problemi non definiti

Se non c’è correlazione nemmeno tra il decremento del traffico e l’aggiornamento di algoritmo, allora le possibilità sono due: qualcosa che avete cambiato sul sito è sfuggita e dunque ripetete il processo dall’inizio, oppure Google ha individuato sul sito qualcosa che fino a quel momento era stato ignorato. In questo caso, è opportuno verificare le vostre pratiche SEO: se, ad esempio, potreste aver utilizzato pratiche accettate fino a un certo punto e che poi non sono state più benvolute, come l’acquisto di link o lo spam degli stessi, che li rende oggi completamente svalutati. Ad esempio, se avete cento link che portano alle vostre pagine di cui più della metà derivano da siti generalisti di contenuti di notizie, questi sono stati del tutto svalutati e potete contare soltanto sul valore degli altri. Cercate, quindi, di ricostruire pian piano il vostro valore tramite il posizionamento di link naturali. Non è facile, ma è l’unica strada.

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